Comitato Cittadini Correggio Via la Nebbia
Correggio Via la Nebbia
COSA HANNO DETTO
Intervento sul caso En.Cor da parte dell'On. Maria Edera Spadoni (Mov 5 Stelle), alla Camera dei Deputati, 15 giugno 2016.
C'è un altro scandalo sul quale il PD sta cercando in tutti i modi di far calare il silenzio ed è quello legato alla ex municipalizzata del Comune di Correggio, in provincia di Reggio Emilia, la En.Cor.
Nata nel 2007 come fiore all'occhiello nella produzione di energie rinnovabili e d’innovazione tecnologica, questa società partecipata al 100% dal Comune, è costata più di quanto abbia mai saputo e potuto produrre. Tutti sapevano ma nessuno ha mai mosso un dito fino a quando la situazione non è precipitata. All'epoca, e ci riferiamo al 2013, la società è stata ceduta a un gruppo svizzero appena in tempo affinché il PD potesse chiamarsi fuori dal suo fallimento, decretato in tribunale all'inizio del 2014.
INTERROGAZIONE di Fabio Filippi al Consiglio Regionale Emilia Romagna
Novembre 2013
“Il sottoscritto, Fabio Filippi, Consigliere regionale del Popolo della Libertà;
Premesso
Che En.Cor Srl, società costituita nel 2007 per volontà del Comune di Correggio, in provincia di Reggio Emilia, attiva nel campo delle fonti rinnovabili e dell’innovazione tecnologica, è stata ceduta nel luglio 2013 all’impresa privata Amtrade Italia, facente parte del gruppo Amtrade Holding.
Che En.Cor, con un passivo già nel 2007 di 37.000.000 di euro, venduta nel 2013 ad imprenditori privati stranieri per la cifra simbolica di 2.200 euro (2.000 corrispondono al capitale sociale), a fronte di un valore complessivo tra immobili, terreni e attrezzature varie stimato in 5.000.000 di euro, denuncia attualmente debiti bancari per 28.100.000 euro;
Sottolineato
Che l’operazione di cessione della società En.Cor ha creato divisioni all’interno dell’amministrazione comunale di Correggio guidata da Marzio Iotti e all’interno della stessa dirigenza locale del Pd;
Che a Correggio è nato un comitato di cittadini “Correggio Via la Nebbia”, con l’obiettivo di fare luce sulla vicenda En.Cor e chiedere maggiore trasparenza al Comune sui piani, sugli impegni e sulle attività attinenti alla produzione di energia;
Che attraverso una petizione il comitato chiede, in particolare, all’amministrazione comunale che si faccia chiarezza sulle relazioni e le attività tra lo stesso Comune e l’attuale gestione En.Cor, che sia resa nota la corrente situazione con le banche, che si faccia chiarezza sui programmi energetici futuri, informando la cittadinanza anche sull’eventuale coinvolgimento di nuovi soggetti, pubblici e privati;
Il gruppo consiliare comunale “Popolo delle Libertà” e lo stesso comitato “Correggio Via la Nebbia” accusano il Sindaco di Correggio di non essere stato sufficientemente trasparente sulla gestione di En.Cor, tenuto anche conto dei consistenti investimenti compiuti dalla stessa società;
Considerato
Che lo scorso agosto il Sindaco di Correggio Marzio Iotti, sul caso En.Cor, ha dichiarato: «Le vicende riportate da Prima Pagina nell’articolo del 18 agosto si inseriscono in una ‘normalità’ di situazioni in cui alcuni tentano, proponendo affari, di perseguire anche i loro interessi (cosa legittima, ma antipatica) cercando di sfruttare realtà legate in qualche modo alla pubblica amministrazione. (…) Ci sono stati anche amministratori che hanno proposto acquisti di impianti ad En.Cor., magari con i migliori propositi. Evidentemente le ‘competenze’ in fonti rinnovabili sono molto diffuse…»;
Rilevato
Che il Comune di Correggio ha pubblicato online un documento che illustra in dettaglio i progetti che la nuova proprietà, Amtrade Italia, vorrebbe realizzare nel prossimo futuro, nel documento si legge: «Il piano non si discosta molto da quello originario approvato all’unanimità dal consiglio comunale: l’obiettivo è la realizzazione di microcentrali di cogenerazione, in grado di produrre sia energia elettrica che calore. L’energia elettrica sarà venduta al Gse e immessa nella rete, quella termica convogliata, tramite l’impianto di teleriscaldamento, a grandi utenze pubbliche e ai privati che ne faranno richiesta. Rispetto al piano originale, la nuova En.Cor modificherà le tecnologie utilizzate concentrandosi su due modalità: i motori a olio vegetale, ma soprattutto gli impianti a gassificazione di pellet. Quest’ultima è una tecnologia che consente di estrarre gas dal legno senza un processo di combustione diretta, evitando così le emissioni di polveri sottili»;
Constatato
Che il Consigliere comunale del Pdl in Comune a Correggio, Andrea Nanetti, ha presentato un’interrogazione al Sindaco, nel documento si chiedevano delucidazioni sull’acquisto di otto motori navali prodotti dalla Ceca Ckd e sui 727.391 euro (più Iva) investiti nel 2011 per una fornitura di olio combustibile dalla Romania;
Che relativamente all’acquisto dei motori navali, il Sindaco ha ammesso implicitamente l’errore dell’investimento, riferendo che sarebbero stati acquistati a fronte di una normativa che incentivava l’utilizzo di un combustibile con quel tipo di motori: «La normativa – a detta del Sindaco – è stata poi modificata, per cui non abbiamo più potuto utilizzarli»;
Che sulla questione “olio combustibile”, il Sindaco, ammettendo implicitamente anche in questo caso l’errore, ha riferito: «Per quanto riguarda la mancata fornitura dell’olio dalla Romania, consegna mai avvenuta, il fatto è stato oggetto di una formale contestazione legale da parte di En.Cor, quando però questa era ancora di proprietà comunale. Immaginiamo che il contenzioso sia attualmente in essere ma, non essendo più noi proprietari della società, non abbiamo modo di interferire e avere informazioni sul contenzioso»;
Interroga la Giunta per sapere
Se, come dichiarato dall’amministrazione comunale di Correggio, l’azienda Amtrade abbia provveduto ad appianare i debiti accumulati dalla società En.Cor nella fase in cui la gestione era pubblica;
Le scelte sbagliate attuate dalla vecchia gestione pubblica di En.Cor, che hanno portato ad un buco di bilancio pari a 28 milioni di euro (in riferimento anche all’acquisto dei motori navali e dell’olio combustibile, sul cui tema relaziona l’interrogazione nella parte soprastante);
I motivi che hanno indotto la gestione pubblica En.Cor alla non sufficiente trasparenza con la cittadinanza e se, come ha lasciato intendere il Sindaco di Correggio, vi siano state ingerenze politiche, per interessi privatistici, nella gestione della stessa società pubblica;
I rapporti tra il Comune di Correggio e l’Azienda Amtrade e se vi siano in programma investimenti congiunti;
Se il Comune di Correggio abbia attualmente in essere contenziosi o debiti da appianare collegati alla gestione pubblica di En.Cor”.
Fabio Filippi (consigliere regionale Pdl)
Interrogazione al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Saccomanni,
sul caso En.Cor, da parte del Deputato On. Giovanni Paglia (SEL)
Atto Camera - Interrogazione a risposta scritta 4-01914
presentato da PAGLIA Giovanni (Sinistra Ecologia Libertà)
Venerdì 20 settembre 2013, seduta n. 81
PAGLIA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze.
— Per sapere – premesso che:
in data 10 gennaio 2007 il comune di Correggio costituisce la società En.Cor srl unipersonale, partecipata al 100 per cento dall'ente medesimo, con lo scopo di realizzare investimenti nel campo delle energie rinnovabili e del teleriscaldamento;
negli anni successivi tale attività si concretizza, tra l'altro, nell'acquisizione di n.7 motori navali CKD di produzione ceca, con l'obiettivo di riconvertirli al servizio di una centrale a biocombustibile;
l'evoluzione del mercato dell'olio combustibile di origine vegetale ne porta il costo dai 200 dollari del 2007 agli oltre 950 dollari del 2012, rendendo così non più profittevole l'investimento, nonostante la politica degli incentivi statali alle energie rinnovabili;
per ovviare a tale situazione la società En.cor srl acquisisce 2 società di diritto senegalese, allo scopo di coltivare in proprio jatrofa e ricino nel Paese africano, da cui ricavare olio combustibile, provvedendo inoltre direttamente o indirettamente agli investimenti in attrezzature e macchinari, per oltre 1 milione di euro;
per ragioni presumibilmente dovute all'incertezza del diritto in Senegal, a ostacoli burocratici e impedimenti tecnici questa soluzione è stata abbandonata nel 2012, optando per affitto di ramo d'azienda a società italiana, con impegno di acquisto dei semi a prezzo predeterminato;
ad oggi non risulta disponibile alcuna documentazione relativa alle attività incorse in Senegal dalle aziende partecipate;
nel 2011, sempre allo scopo di garantirsi gli approvvigionamenti, En.Cor srl firma un contratto di fornitura con la società Pieffe Trading srl, corrispondendo un'anticipo di euro 727.391+IVA, non coperto da fidejussione, senza ricevere ad oggi alcuna contropartita, ed avviando solo nel 2013 le procedure di recupero crediti;
a seguito di tali operazioni la società ha contratto debiti bancari per oltre 28 milioni di euro, di cui potenziali 36.932.000 coperti da lettere di patronage da parte del comune di Correggio, rispettivamente 7.000.000 di tipo debole e 29.932.000 di tipo forte, pur per queste ultime in parziale carenza delle necessarie autorizzazioni dell'organo competente, il consiglio comunale;
la governance della società prevedeva la presenza di un amministratore unico, coincidente con la figura del direttore generale del comune controllante, lasciando presupporre un improprio conflitto di interessi;
le relazioni allegate dei revisori dei conti del comune e dei professionisti incaricati nel 2012 di stendere una relazione sull'andamento della società e sulle possibili prospettive evidenziano quelle che appaiono all'interrogante opacità di gestione e assunzione progressiva di rischi incompatibili con i principi di sana e prudente gestione di un ente pubblico, quale la società dovrebbe di fatto essere considerata, stante la composizione dell'azionariato e la totale dipendenza del merito creditizio dalle lettere di patronage ottenute dal comune di Correggio;
nel 2013 il revisore dei conti del comune di Correggio si dimette, per ragioni, a quanto riportato dalla stampa locale, connesse a un disaccordo sulla correttezza della gestione dell'operazione En.Cor srl;
il 6 febbraio 2013 la società, a seguito del decreto-legge n. 95 del 2012, viene ceduta tramite gara pubblica, non possedendo più i requisiti che ne rendessero possibile la proprietà da parte di un ente locale;
il bando di gara fu costruito secondo le modalità dell'offerta economicamente più vantaggiosa, con 30 punti relativi alla parte economica e 70 a diverse componenti tecniche, fra cui la disponibilità a concordare lettere di patronage da parte dell'acquirente con gli istituti bancari, in sostituzione di quelle emesse dal comune;
il comune ritiene decadute le lettere di patronage a seguito di cessione, senza tuttavia che ad oggi sia stata resa disponibile l'accettazione da parte degli istituti bancari di tale ipotesi, che si deve supporre quanto meno dubitabile, stante la prassi giurisprudenziale e la debolezza patrimoniale della società acquirente;
ad oggi non si ha notizia di un effettivo subentro nelle lettere di patronage da parte della società acquirente, con conseguente liberatoria del comune di Correggio;
la gara, svoltasi in data 27 maggio 2013, ha visto la partecipazione di un'unica offerta, che disponendo dei requisiti minimi formali, è stata dichiarata ammissibile e quindi vincente, permettendo al comune di Correggio di rientrare dei soli 200.000 euro posti a capitale sociale e quindi a base di gara, mentre si devono ritenere perduti ai fini dell'interesse pubblico i beni immobili ceduti a titolo gratuito negli anni alla società;
in data 26 maggio 2013 consiglio comunale di Correggio, su sollecitazione della società acquirente, ha provveduto a disporre una serie di permute immobiliari per ottenere la cessione di un edificio scolastico di proprietà di En.Cor srl, corrispondendo anche un conguaglio liquido di euro 656.590;
la società acquirente è Amtrade Italia srl, domiciliata in Bergamo, costituita il 7 dicembre 2012, con capitale sociale di euro 10.000, interamente controllata dalla società svizzera Amtrade Holding Ag, costituita il 9 ottobre 2012, con sede in Zurigo e capitale sociale di: chf 1.000.000;
la società Amtrade Holding Ag, di cui, stante la legge elvetica, non sono noti composizione dell'azionariato, né i bilanci, risulta amministrata dal signor Matteo Coveri, cittadino svizzero, residente a Zurigo, collegato come amministratore anche alle società C-Holding Partecipation AG, APA Holding AG, Harvest International Holding AG, aventi la medesima residenza di Amtrade Holding Ag;
la società C-Holding AG risulta anche essere il primo soggetto ad aver manifestato interesse per la possibile acquisizione di En.Cor srl;
la patrimonializzazione di Amtrade Italia srl e anche della controllante Amtrade Holding Ag non sembrano offrire al sistema bancario sufficiente garanzia da lasciar supporre una serena rinuncia alle lettere di patronage rilasciate dal comune di Correggio;
il signor Matteo Coveri risulta essere omonimo dell'uomo d'affari svizzero Coveri Matteo, già arrestato a Panama nel 2010 per reati, a quanto si conosce, connessi al riciclaggio e alla truffa, e poi nuovamente in Croazia nel 2011, su richiesta dell'Interpol e poi rilasciato dalle locali autorità nel 2012;
dal 30 gennaio 2012 En.Cor srl gestisce per conto del comune di Correggio l'attività di gestione calore degli impianti termici, idrici, di condizionamento ed elettrici comunque collegati all'ente, nonché altri servizi fondamentali per la comunità come le emergenze invernali, con conseguente necessità di garantire la continuità dell'operatività;
nel corso del 2011 En.Cor srl ha ceduto a SOER Correggio Srl un ramo d'azienda per euro 1,3 milioni, contabilizzati come plusvalenza, corrispondendo alla stessa SOER Correggio srl un anticipo su fornitura di servizi di manutenzione impianti di pari importo, a fronte di fideiussione di 18 mesi rilasciata per soli 12, e scaduta nel febbraio 2013, esponendosi così ad un forte rischio d'impresa;
verso En.Cor srl risulta esposta, oltre a BNL per euro 13.552.250 e Banco Popolare per 3.995.681 euro; anche Banca Popolare di San Felice 1893 per euro 10.484.526, che, potrebbe essere interessata in modo particolarmente problematico;
per il bilancio 2011 l'attivo di En.Cor srl comprende immobilizzazioni materiali per euro 21.535.181, a fronte di debiti finanziari per euro 30.507.282, composte ad avviso dell'interrogante di terreni e fabbricati di difficile stima di mercato e macchinari, come i motori navali, inseriti a valore d'acquisto, di certa obsolescenza –:
se non si intendano promuovere iniziative di verifica amministrativa-contabile
da parte dei servizi ispettivi di finanza pubblica della ragioneria generale dello Stato
in relazione alla vicenda di cui in premessa e alla situazione finanziaria del comune di Correggio. (4-01914)
Video-inchiesta impianto biogas di Gazzata (RE):
«Non siamo sicuri sia ad impatto zero»
Come hanno votato i consiglieri comunali dei vari partiti,
ogni volta in cui sono state prese decisioni relative alla società En.Cor
Composizione del Consiglio comunale di Correggio:
Presidente: Dino Storchi (PD)
Vicepresidente: Davide Magnani (Lega Nord)
PARTITO DEMOCRATICO
Marzia Cattini (capogruppo)
Marco Menozzi
Daniele Zini
Gabriele Santi
Dino Storchi
Fabrizio Pelosi
Gianfranco Pellacani
Chiara Anceschi
Gabriele Moroni
Giorgia Vergnani
Carlo Casoli
Davide Folloni
Claudia Bonini
ITALIA DEI VALORI
Edoardo Porta (capogruppo)
FORUM PER CORREGGIO
Antonio Rangoni (capogruppo)
POPOLO DELLE LIBERTA'
Gianluca Nicolini (capogruppo)
Andrea Nanetti
Maddalena Nicolini
LEGA NORD
Davide Magnani (capogruppo)
LISTA CIVICA CORREGGIO AL CENTRO
Enrico Ferrari (capogruppo)
Il sindaco: "Tanto i soldi sono delle Banche..."
Però glieli dobbiamo restituire !
Cosa dice il sindaco, Marzio Iotti, sul caso En.Cor, alla Festa PD, l' 11 luglio:
"La banca è un soggetto che non è che presta i soldi per beneficienza ..."
Di questo ce ne siamo accorti tutti da tempo !
"... li presta per guadagnarci "
Anche su questo non abbiamo dubbi !
" ... normalmente, e accetta rischio d'impresa .."
A noi risulta che ne accetti molto poco, MOLTO POCO.
Continua il sindaco:
" ... io non vedo qual'è l'altro ragionamento ... che siano soldi dei cittadini correggesi... no, sono soldi delle Banche..."
Scusi signor sindaco ma le Banche li hanno prestati ad En.Cor e il Comune ha garantito la restituzione, perchè le Banche non solo vogliono gli interessi, ma anche la restituzione del capitale, cioè 28 milioni !
Il discorso continua:
"... ( le banche) che hanno investito su un progetto industriale .."
Veramente chi ha investito su un progetto industriale è stato il Comune di Correggio tramite En.Cor, non certo le Banche! Le Banche, nel nostro caso, sono dei fornitori non degli investitori. Certo, fornitori di un prodotto particolare: capitali. Ma sempre fornitori. Hanno creduto nel progetto nel senso che il Comune ha fatto da garante. Nessuna azienda normale avrebbe ottenuto simili prestiti con un capitale sociale così striminzito.
" ... Se il progetto industriale andrà avanti, io lo spero, che il progetto industriale vada avanti, e se andrà avanti non ci saranno problemi, nè per le Banche nè per il nostro progetto industriale..."
Intanto il progetto industriale è diventato di un privato (Amtrade), però le Banche ritengono ancora valide le garanzie del Comune il quale si trova oggi ancora a garantire la restituzione di 28 milioni, 28 milioni!
Se una società ,adesso privata (En.Cor), non restituirà il prestito dei 28 milioni nei prossimi 10 o 15 anni, li dobbiamo restituire noi!
Ma vi sembra una situazione accettabile?
Brano tratto dal discorso tenuto da Marzio Iotti in occasione della inaugurazione del Parco pubblico dedicato all'Art. 21 della Costituzione che parla della libertà della informazione - 27 luglio 2010
"Un’opinione pubblica bene informata
è la nostra Corte Suprema,
perché ci si può sempre appellare contro le pubbliche ingiustizie,
la corruzione, l’indifferenza popolare
o gli errori del governo.
Una stampa onesta
è lo strumento efficace
di un simile appello."
Joseph Pulitzer
Parte del discorso in cui Marzio Iotti cita Joseph Pulitzer, in occasione della inaugurazione del Parco pubblico dedicato all'Art. 21 della Costituzione che parla della libertà della informazione - 27 luglio 2010
Un’opinione pubblica bene informata si può appellare contro ....
COSA HANNO DETTO
In questa sezione raccogliamo le dichiarazioni dei principali protagonisti di questa vicenda. Invitiamo tutti a collaborare al suo aggiornamento segnalandoci i link o inviandoci i documenti in formato jpeg o pdf a: info@vialanebbia.it